Violenza economia, sai di cosa si tratta?
Per spiegare questo concetto difficile sia da scrivere che poi nella pratica da capire e tutelare proverò con un esempio.
Una ragazza che chiameremo Anna, si sposa con un uomo che ama follemente.
Quest’uomo é benestante mentre Anna viene da una famiglia povera, fa due lavori e cerca sempre di rimanere attiva.
Al marito che chiameremo Jon non va bene che Anna stia così tante ore fuori casa ed essendo lui una persona facoltosa decide di proporre ad Anna di smettere di lavorare e di occuparsi solamente della casa e dei suoi hobby.
All’inizio ad Anna sembra quasi una liberazione, può dedicarsi finalmente alle sue passioni e rilassarsi mentre Jon andrà a lavoro e si occuperà di tutte le spese.
Jon e Anna fanno due figli, a questo punto Anna non solo dovrà occuparsi di mantenere bene la casa ma dovrà occuparsi dei figli, interamente da sola perché Jon deve lavorare.
Quando Anna la sera arriva stanca e affaticata per essere stata sempre dietro ai figli Jon vorrà comunque la cena pronta e la casa in ordine, i panni stirati, le camice appese e un clima di allegria.
Anna dopo un po di anni inizia a non farcela più, vuole più libertà, vorrebbe viaggiare, uscire con le amiche e stare un po’ per conto suo. Ne parla con Jon che però le dice che tutto quello che fa a lavoro é per mantenere lei e i suoi vizi ma che non può pretendere altre cose perché i soldi non sono suoi, i soldi Jon li guadagna con tanta fatica mentre Anna sta a casa a non fare nulla.
Nell’ottica delle persone può sembrare lecito che Jon pretenda da Anna tutto ciò, visto che i patti erano chiari, tu stai a casa e io lavoro. Nell’ottica maschile lavorare significa fare cose manuali o quantomeno uscire dalla casa, se stai in casa automaticamente non ti puoi lamentare di niente. Ma Anna in casa deve pulire, fare le lavatrici, occuparsi di tutto ciò che riguarda i figli, stare dietro al giardino ai muratori a eventuali idraulici e Anna é stanca.
Così stanca che dice a Jon di non farcela più di voler mollare tutto e lasciarlo.
Ed è qui che sta la violenza. Jon ha un lavoro, guadagna bene e non ha problemi a ricostruirsi una vita, ma Anna? Sono anni che non lavora, non ha nulla da parte, può chiedere il mantenimento ma quanto potrà mai essere 1000€? Come fa a campare, pagarsi un affitto, sistemare i figli. Anna oramai é grande, ha 50 anni, é difficile trovare un lavoro, é ancora più difficile lavorare con due figli a carico.
Jon cosa fa? Inizia a dirle che se vuole può andarsene, non gli importa dove, Jon ha il potere economico per sopravvivere. Potere che Anna non ha più.
Adesso vi potreste chiedere: ma Anna perché ha smesso di lavorare? Perché non ha pensato al fatto che forse un giorno sarebbe rimasta senza niente?
Perché le dinamiche relazionali sono difficili, ognuna é diversa dall’altra e in più si era fidata, pensava davvero che Jon l’avrebbe mantenuta; certo non pensava di dover fare la colf e occuparsi lei di tutto, ma d’altronde il marito lavora e nessuno mi può dirgli di fare altro, il suo già lo fa e lo fa magari anche bene.
Lo squilibrio dei ruoli porta la donna in una situazione di inferiorità e la priva di ogni potere. I soldi, che al giorno d’oggi sono importantissimi, Anna non li ha più.
É sola con se stessa e i figli e deve scegliere se sopportare una vita agiata ma faticosa mentalmente e fisicamente o iniziare da 0 con poche speranze di trovare lavoro. Ed è qui che Jon punta, sul suo potere enorme rispetto a quello di Anna.
Ecco che lo squilibrio di coppia ha portato la relazione ad essere tossica e manipolativa :” se mi lasci perderai tutto”, “ se non mi prepari la cena non ti darò più i soldi”.
Magari Anna non lascerà Jon ma un lavoro riuscirà a trovarlo, magari per provare a mettere da parte qualcosa, ma Jon sarà sempre scontento, la brontolerà perché non avrà preparato la cena in tempo, o perché esce di casa troppo presto o troppo tardi, le dirà che non passa abbastanza tempo con i figli…. E alla fine della giostra Anna si ritroverà al punto di partenza.
Da questo scritto voglio farvi arrivare un messaggio. Chiunque sia in una situazione del genere può uscirne, a tutto si trova una soluzione anche se sarà una vita meno agiata di prima sarà comunque la vostra vita.
L’indipendenza é la cosa fondamentale in una relazione, prima dobbiamo mettere noi stessi, dopo tutti gli altri.
Se qualcuno vuole parlarne sono sempre qua.
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